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Egr. sig. Prefetto,
in allegato le invio una serie di richieste inoltrate all’amministrazione comunale di Villongo, sia al sindaco, sia a vari funzionari, da cui non ho mai avuto alcuna risposta. Nella prima richiedevo se fossero da considerasi legali, determinazioni emesse da un funzionario che risultava essere in ferie. Non mi sembrava un quesito difficile, bastava un semplice si oppure no! Lei cosa dice? Nelle restanti, mi limitavo a segnalare varie situazioni, relativamente alla chiusura di strade pubbliche e a richiedere copia delle ordinanze, in quanto non presenti all’Albo Pretorio online. Mai avuto risposta!! Mi sono rivolto allora, al consigliere Lorena Boni, la quale mi ha fatto avere tutte le ordinanze, dall’inizio dell’anno ai primi di ottobre. Ne allego una serie, in modo che possa verificare immediatamente quanto le espongo.
Nessuna delle ordinanze, né quelle strettamente contingenti (chiusure delle strade), né quelle generali, a lunga efficacia, (comportamenti specifici), pur riportandone l’indicazione, è mai stata pubblicate all’Albo Pretorio online, unica fonte ufficiale, dal 1 gennaio 2011, per l’informazione ai Cittadini. Le ordinanze di chiusura delle strade vengono affisse, quasi sempre, in maniera più o meno efficiente, lungo le strade direttamente interessate. Di quelle generali non si sa nulla. L’ordinanza n. 6 relativa alla custodia e cura dei cani, quindi di interesse generale, non è pubblicata. Come fa un Cittadino a sapere come deve comportarsi col proprio cane? Non mi riferisco solo alle deiezioni; una persona civile ed educata sa benissimo come comportarsi, ma a tutte le altre condizioni, museruola, guinzaglio, lunghezza dello stesso, custodia. Come può vedere esistono due ordinanze, entrambe numerate 26 e 26 (sic!). A cosa serve il registro delle ordinanze? L’ordinanza n.32 datata 08-
Sindaco e segretario comunale, sono istituzionalmente le figure più importanti nel comune, la prima a livello politico, la seconda a livello amministrativo. Se il sindaco e il segretario comunale, non si preoccupano di informare i Cittadini, come possono quest’ultimi ottemperare alle loro disposizioni? È come se il Parlamento emanasse una legge e non venisse pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e i preposti al controllo, pretendessero di inquisire i Cittadini che non la rispettassero. Forse, l’intellighenzia del nostro comune, pensa che i Cittadini abbiano poteri sensitivi per immaginarsi quello che loro hanno deciso. Vero, gli italiani hanno molte doti, tra le quali la sopportazione, ma non so fino a quando possa durare. Nelle ordinanze viene detto che, l’atto è reso noto al pubblico mediante pubblicazione all’Albo Pretorio (sic!), ai sensi della legge è ammesso ricorso al TAR. Sig. Prefetto, cosa dovrei fare per avere quello che è un mio diritto? Dovrei rivolgermi al TAR per chiedere copia delle ordinanze? Cosa dico al giudice se, oltre a non conoscere gli estremi dell’atto che voglio avere, non so neppure che esiste? Ammesso che riesca a trasmettere al giudice amministrativo i dati dell’atto che voglio e grazie al giudice riesca ad ottenerlo dal comune, se volessi contestarlo cosa faccio? Devo ritornare al TAR!!! Quanto tempo passa? Quanto costa? È questo il compito istituzionale della pubblica amministrazione? In un paese moderno, la pubblica amministrazione deve essere un valore aggiunto all’economia della nazione; nei momenti di crisi economica, come quello che stiamo vivendo ormai, da parecchi anni, deve rappresentare il volano per l’economia, non il freno!
Il mio sindaco e il segretario comunale, coloro che dovrebbero infondere lo spirito vitale all’amministrazione, conoscono l’essenza del D.Lgs 14 marzo 2013 n. 33?
Basta comprendere il comma 1 e 2 dell’articolo 1.
Art. 1
Principio generale di trasparenza
1. La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche.
2. La trasparenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio, di segreto statistico e di protezione dei dati personali, concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. Essa è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino.
Nell’interesse esclusivo del Cittadino, chiedo il suo autorevole intervento, per la risoluzione non solo di quanto segnalato ma, per un radicale cambiamento di tutta la gestione amministrativa del comune di Villongo, che dire paradossale è, eufemistico.
“Non chi comincia ma quel che persevera”
Saluti
Marco Consoli
Presidente dell’Associazione Cittadini in Comune -
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