Verifica abuso edilizio Loc. Sedrina - Cittadini in Comune Villongo

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Verifica abuso edilizio Loc. Sedrina

Fiato sul collo

Risposta del Capogruppo Marini

Egr. sig. Consoli,
il Suo modo di operare per il bene e l' interesse dei cittadini non corrisponde al mio.
Nelle sue esternazioni Lei si erge spavaldamente a sommo depositario della verità, e mentre si arroga il ruolo di "difensore della legge" utilizza un linguaggio troppo spesso denigratorio e offensivo. Lei si sente in diritto di emettere pesanti giudizi su tutti, ignorando il principio fondamentale delle relazioni tra le persone: il rispetto.
I temi da Lei trattati, anche quando potrebbero essere oggetto di costruttivo confronto, attraverso la sua analisi distorta e pretestuosa, divengono solamente sfogo alla Sua immensa necessità di apparire.
In questi termini il suo contributo alla Comunità di Villongo non è a mio avviso positivo.
Saluti Pierluigi Marini
Consigliere Delegato allo Sport Comune di Villongo
Capogruppo Lista Civica Uniti per Villongo

E-mail 117/2013 del 27 ottobre 2013
Oggetto: Cronistoria muro di palazzo Passi

Egr. architetto Facchinetti,
e p.c. egr. sig. Prefetto,
         egr. sig. Vescovo,
         egr. sig. Soprintendente,

con riferimento al Prot. 5483 del 10 ottobre 2013, francamente non capisco perché debba richiedere l’intervento del Soprintendente. Se lei non ha riscontrato alcuna manomissione nei muri, perché ne richiede l’intervento? Che verifiche potrà fare, il Soprintendente, che lei non abbia già effettuato e che le hanno permesso di dichiarare quanto scrive?
Ricapitoliamo la situazione. Con riferimento alla Tavola N. 29 del piano di recupero, Foto_01, il muro perimetrale di palazzo Passi che si affaccia su via Della Sedrina, partendo da via Roma e andando in direzione nord, può essere diviso idealmente in quattro parti.
Parte 1 (da via Roma fino a tutto il pozzo).
Parte 2 (da dopo il pozzo, fino all’inizio del muro dove è sparita la finestra).
Parte 3 (tutta la parete dove è sparita la finestra).
Parte 4 (la parete oggetto della delibera di consiglio comunale n. 41 del 19 ottobre 2012).
Parte 1: tale parte sembra non abbia subito alcuna manomissione, anche per la presenza, all’interno del palazzo Passi, di un pozzo a ridosso del muro.
Parte 2: guardando la Foto_02 ripresa da Google Map, ad agosto del 2010, si può notare che, il muro della Parte 2 non forma alcun spigolo col muro della Parte 3. Nelle Foto_03 e Foto_04 che raffigurano lo stato attuale, si vede chiaramente la presenza di uno spigolo, quasi come se, il muro della Parte 2, rispetto ad un osservatore situato in via Roma, che guarda in direzione nord, avesse ruotato in senso orario, intorno ad un ipotetico perno messo tra la fine della Parte 1 e l’inizio della Parte 2. Al link http://www.youtube.com/watch?v=BpcFKta8BD0 troverà il filmato realizzato a dicembre 2011, che le mostrai in data 4 ottobre 2013, durante il sopralluogo col sig. Billi Alessandro in via Della Sedrina, dove si vede un escavatore, all’interno di palazzo Passi, demolire il muro della Parte 2, mentre sulla strada, un mezzo gommato, dotato di pala, carica i detriti su un mezzo d’opera parcheggiato in via Roma. Sul disegno della Tavola N. 29, non è riportato alcun spigolo tra la Parte 2 e la Parte 3. Le feci notare questa discrepanza, unitamente alla mancanza della finestra sulla Parte 3,  fin dal primo sopralluogo che facemmo, il giorno 8 agosto 2013, col dott. Alessandro Pagani.
Parte 3: a lei risulta che il tetto, che appoggia sul muro della Parte 3, tempo addietro, di notte, sia crollato svegliando tutti i residenti di via Della Sedrina?
La Foto_05 e la Foto_06, scattate praticamente dallo stesso punto, raffigurano via Della Sedrina in direzione nord-sud in due diversi istanti. La prima è stata scattata il 7 maggio 2011 e la seconda, il 14 ottobre 2013. Secondo lei, la larghezza della via è la medesima? Nella Foto_05, il muro che si vede in primo piano a sinistra, dopo lo spigolo andando in direzione di via Roma, rappresenta com’era originariamente il muro della Parte 3. Nella Foto_07 e Foto_08 scattate a dicembre 2011 si vede la medesima zona di muro, la struttura del sovrastante ponteggio è la stessa. Scostando il telone che ricopre la parete, si vede che è costituita da due muri. Supponiamo, come sostiene lei, che la parete sia costituita da un muro a sacco. Due muri di contenimento riempiti con del materiale inerte. Per toglierci ogni dubbio sulla consistenza, basterebbe carotare la parete da parte a parte e verificare il tipo di materiale utilizzato. Visto che il muro non dovrebbe essere di epoca recente, carotandolo, si dovrebbero trovare materiali dell’epoca a cui risale. Comunque, per giustificare l’allargamento di via Della Sedrina, come sembra emergere dalle fotografie e come sostengono i residenti, bisogna che il muro a sinistra e/o a destra sia stato spostato o ridotto. In mancanza di riscontri mappali, chi meglio dei proprietari-residenti che vi transitano da anni può dirlo? Ovviamente sotto giuramento innanzi al giudice!
Al link http://www.youtube.com/watch?v=sl3rCdft_Fw
troverà un video che le mostrerà la Foto_05 e la Foto_06 dinamicamente.
Parte 4: questa parte può essere ulteriormente divisa, circa a metà, in due zone, la 4A e la 4B. La Parte 4A, rappresenta la zona di muro più vecchia, la Parte 4B la più recente. Il muro della Parte 4, oggetto di Piano di Recupero in variante al PGT, delibera di C.C. N. 41 del 19 ottobre 2012, avrebbe dovuto essere demolito a seguito della delibera stessa, quindi, all’indomani del 19 ottobre 2012. Stando alla sua relazione, protocollo 5376 del 28 novembre 2012, risulta che tale muro, in parte crollò, in data imprecisata, (sicuramente prima dell’8 ottobre 2013 data di riunione della commissione edilizia, dove lei fu informato di quanto stava succedendo a palazzo Passi da un membro della commissione), durante l’esecuzione dei lavori di rimozione del tetto e la restante fu abbattuta per la pericolosità dello stesso, come dichiarato nella perizia giurata da parte del tecnico incaricato dalla proprietà e dall’impresa appaltatrice dei lavori.
Le riporto parte del testo della perizia giurata:
1) "Durante i lavori già autorizzati di smontaggio della copertura esistente del porticato e dell’immobile prospiciente via della Sedrina, pur con la presenza del ponteggio su via della Sedrina, buona parte del muro di sassi esistente è stato trascinato a terra dal cedimento della capriata centrale,…."
2) "Il muro in sassi rimasto in piedi, si presentava non coeso nelle giunzioni, e di spessore ridotto in relazione alla sua altezza e di assoluta pericolosità per l’incolumità dei passanti di via della Sedrina e per le lavorazioni ancora da eseguirsi all’interno del cantiere ai fini della sicurezza degli operai addetti alle stesse lavorazioni."
3)"Ravvisato il parere positivo dalla Soprintendenza dei Beni Culturali alla demolizione in quanto non sussistono elementi particolari da tutelare. Stante la situazione di effettiva, evidente e immediata pericolosità, al fine esclusivo di evitare qualsiasi problema di sicurezza si ordinava la demolizione anche della restante parte di muro, fino all’altezza della strada di via della Sedrina,"
Da quanto si evince, una parte di muro è caduta a seguito del cedimento della capriata centrale, la restante, dopo parere positivo della Soprintendenza dei Beni Culturali, è stata demolita per evitare problemi di sicurezza.
Perché la perizia giurata non riporta la data del crollo del muro? Perché lei accetta una perizia giurata che descrive lo svolgersi di un evento ma non dice quando è accaduto? L’accettò perché giurata? Perché nella documentazione che le ho richiesto, non ci sono fotografie inerenti il muro crollato? Perché il proprietario, o chi per lui, a fronte del crollo di un muro privato, sulla pubblica via, non informa alcuna autorità comunale? Lei o il comando della locale polizia siete stati informati dell’evento? Palazzo Passi dista circa trecento metri dal comune, sede di tutti gli uffici. Encomiabile che il proprietario si sia preoccupato, senza informarla, di provvedere all’abbattimento del muro e allo sgombero delle macerie, anche sulla pubblica via. Ma, la sicurezza pubblica in via Della Sedrina è di competenza del sindaco, Maria Ori Belometti o del committente i lavori di palazzo Passi? Come ha fatto la Soprintendenza dei Beni Culturali, ad autorizzare l’abbattimento del muro pericolante? Ha eseguito un sopralluogo? Dov’è la relazione?
La Foto_09 e la Foto_10 scattate ad ottobre 2011, raffigurano il muro della Parte 4. Come avrà modo di vedere il tetto, sulla Parte 4A, non è più presente, come non è presente alcun ponteggio. La capriata centrale, asse portante di tutta la struttura, dove era posizionata? La posizione, rispetto a via Della Sedrina, avrebbe potuto essere parallela, perpendicolare od obliqua! Sbaglio? Se la posizione fosse stata parallela, gli estremi della capriata non avrebbero potuto essere incernierati sul muro Parte 4A, per cui, come poteva il suo cedimento trascinarlo a terra? Nel caso fosse stata perpendicolare od oblia avrebbe appoggiato sulla Parte 4A. Dalla Foto_09 e Foto_10, il muro della Parte 4A, non sembra essere danneggiato. Mi sfugge la dinamica con cui, la capriata centrale, in qualunque posizione fosse, nel suo cedimento strutturale, abbia trascinato con se parte del muro, Parte 4A e non abbia assolutamente danneggiato il muro, Parte 4B e la relativa struttura. Per quanto riguarda il ponteggio, nella Foto_09 e Foto_10, non è presente e il muro sembra essere intatto in entrambe le zone, Parte 4A e Parte 4B. Il ponteggio è stato innalzato successivamente e poi è crollato il muro? Ma la capriata centrale, causa di caduta del muro, non era già stata rimossa?
La Foto_11, scaricata a suo tempo, assieme ad altre che ritraggono i lavori all’interno di palazzo Passi, dal sito della parrocchia di Villongo e ripresa anche da organi di stampa, mostra in data 28-01-2012 la visita del vescovo di Bergamo, Sua Eccellenza Francesco Beschi, primo a sinistra, al cantiere di palazzo Passi. Anfitrione, il direttore dei lavori, progettista ed  estensore della perizia giurata, ing. Giuseppe Vigani. Come potrà vedere alle spalle dell’ingegnere non compare alcun muro Parte 4A, mentre si vede chiaramente il muro Parte 4B e la relativa struttura. Oltre la recinzione telo-metallica del cantiere, c’è via Della Sedrina. Il muro che si vede sullo sfondo, di colore rosso mattone con la base in pietra, è quello della casa del dott. Alessandro Pagani. Su tale muro si possono vedere, la componente refrigerante di un gruppo di condizionamento e due finestre. Una con la grata e una senza. Queste due finestre sono le finestre di due bagni della proprietà del dott. Alessandro Pagani, uno al piano terra e uno al primo piano. Le stesse finestre e il gruppo refrigerante si possono vedere anche nella Foto_10, scattata ad ottobre 2011, dove però il muro è presente, sia la Parte 4A, sia la Parte 4B. Il muro quindi, può essere crollato solo tra, ottobre 2011 e gennaio 2012. Perché venne dichiarato solo ad ottobre 2012, tra i nove e dodici mesi dopo l’evento e solo quando un membro della commissione edilizia notò la mancanza che, il muro Parte 4A, era in parte crollato e il restante abbattuto? Il perito estensore della perizia giurata, non è lo stesso direttore dei lavori? Quando la capriata centrale crollò trascinando a terra buona parte del muro, il direttore dei lavori, non venne informato dell’evento?  Se il perito e il direttore dei lavori sono il medesimo professionista, perché non venne evidenziata la data, momento cronologicamente fondamentale dell’evento? Quando è stato presentato il progetto per la riqualificazione della zona Parte 4A e Parte 4B, in variante al PGT, oggetto di autorizzazione della delibera di consiglio comunale N. 41 del 19 ottobre 2012? Lei, i suoi collaboratori o l’assessore competente, da ottobre 2011 a ottobre 2012, quanti sopralluoghi avete eseguito per verificare lo stato dei lavori e la corrispondenza ai progetti approvati? E dal primo inizio dei lavori?
Lei con la sua comunicazione Prot. 4548 del 13 ottobre 2012 informava la proprietà di palazzo Passi di essere venuto a conoscenza della caduta del muro. Lei informò il sindaco Maria Ori Belometti? Visto che la perizia giurata dell’ing. Giuseppe Vigani venne acquisita al protocollo il 5 febbraio 2013 al N. 835, come fece il consiglio comunale in data 19 ottobre 2012 a decidere l’approvazione del piano di recupero, in variante al PGT, dopo quanto avvenuto? Su quali documenti si basò? Lei fornì dei pareri tecnici? Perché la commissione edilizia nella seduta dell’8 ottobre 2012 diede parere favorevole al Piano di Recupero in variante al PGT nonostante, proprio in quella sede emerse la questione del presunto abuso?
Perché nella seduta consigliare del 19 ottobre 2012, alla richiesta del consigliere Lorena Boni di togliere dall’ordine del giorno, l’approvazione del "piano di recupero palazzo Passi in variate al PGT" in quanto presente un abuso e per presunte responsabilità dell’Ufficio Tecnico di cui lei è il responsabile, la sua risposta, agli atti, fu: "L’arch. Facchinetti risponde che c’è già stato un avvio del procedimento di accertamento, ciò non inficia questa procedura" e quella del sindaco dott.ssa Maria Ori Belometti: "Il Sindaco conferma che l’approvazione può avvenire comunque e non sana l’irregolarità, poiché trattasi di procedure diverse".
Lei e il sindaco, come potevate sapere di che entità e gravità potesse essere l’abuso commesso se lei, solo il 15 novembre 2012 (protocollo 5376 del 28 novembre 2012), effettuò nel cantiere di palazzo Passi il sopralluogo per verificare quanto le avevano comunicato nella riunione della commissione edilizia dell’8 ottobre 2012? Che fretta c’era di approvare il piano di recupero? C’era un interesse pubblico cogente? Quale? Nella fattispecie concreta, il recupero non è privato? Alla luce di quanto descritto, lei non ritiene sia necessario bloccare tutti i lavori per le opportune verifiche? È doveroso, nell’interesse dei Cittadini, che sia una commissione d’inchiesta, come previsto anche dall’art.15 del regolamento comunale, visto anche il coinvolgimento dell’Ufficio Tecnico, a dipanare questi dubbi, rivolgendosi anche al giudice, in modo che si possa chiarire una volta per tutte la questione, facendo emergere qualunque responsabilità da ogni parte.
La Legge è uguale per tutti.

"Non chi comincia ma quel che persevera"

Saluti
Marco Consoli

Presidente dell’Associazione Cittadini in Comune - Movimento Civico Villongo      


Associazione Cittadini in Comune - Movimento Civico Villongo

Registrata all’Agenzie delle Entrate BG2 il 12/03/2013 numero 1095 serie 3  

C.F.: 95203870167
www.cittadiniincomune.it
info@cittadiniincomune.it
marco.consoli@pec.eppi.it

E-mail del 18 giugno 2013  -  dell'Arch. Facchinetti Diego
Facciamo riferimento alla sua richiesta di verifica della normativa urbanistica-edilizia per i lavori che si stanno eseguendo in via Sedrina, per evidenziare quanto segue ....


E-mail del 27 giugno 2013  -  del Sig. Pagani Alessandro
La legge a cui fa riferimento l’ing. Facchinetti al punto 2 del Prot n.3357/ è stata ritenuta illegittima e anticostituzionale dalla Corte costituzionale nel 2011 .....

E-mail 40/2013 del 9 luglio 2013
Egr. comandante Bettoni,
in allegato le invio la fotografia di un foglio formato A3 presente all’ingresso di Via Sedrina. Chi ha affisso tale cartello? L’impresa edile firmataria? Al suo ufficio è stata presentata qualche richiesta di occupazione di suolo pubblico ............

Comune di Villongo
Ordinanza per la disciplina della circolazione - via Sedrina -

 
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